martedì 7 gennaio 2025

QUELLATTACCO DEL PAPA A NETANYAHU Assia Neumann Dayan

 


QUELLATTACCO DEL PAPA A NETANYAHU

Assia Neumann  Dayan
Oggi possiamo dire da che pulpito parla l'Iran: da quello di Papa Francesco. Ultimamente il pontefice si è portato a casa le parole di
ammirazione da parte di Iran, di
Abu Mohammed Al Jolani, dei simpatizzanti vari di Hamas,delle relatrici speciali dell'Onu: il pulpito è
diventato piuttosto affollato, purtroppo non c'è più spazio per <le suore con la faccia d'aceto>. Abo-lhassan Navab, rettore dell'Università delle Religioni e delle Denominazioni dell'Iran, ha riferito all'agenzia di stampa iraniana Ima che.Papa Francesco gli avrebbe detto che il premier israeliano Benjamin Netanyahu "ignora le leggi internazionali e i diritti umani",
Non mi sembra una novità. Quella di Bergoglio è una posizione come tante, ha valore solo per chi un valore glielo attribuisce. Il rettore ha detto che l'Iran non ha nessun problema con gli ebrei, ma solo con gli assassini, e che i! Papa gli avrebbe risposto che pure lui nessunissimo problema con gli ebrei e che l'unico proble.ma è con Netanyahu. Sarà perché ha problemi con Netanyahunche ha permesso che ad avvolgere Gesù nel presepe ci fosse una kefiah.
Chissà se Bergoglio a quel punto
della conversazione avrà chiesto al rettore come vanno i diritti umani da loro, se è tutto a posto, o se non ha voluto mettere in imbarazzo l'ospite. L'Iran che ha presiedutobil Social Forum 2023 del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite è lo stesso Iran che arrestave uccide le donne che non si mettono il velo, che impicca gli oppositori, lo stesso Iran che chiacchiera col Papa di diritti umani. Nemmeno questa mi sembra una novità. Papa Francesco è lo stesso Papa Francesco che parla dei medici che praticano I'aborto come di sicari, Papa Francesco è lo stesso Papa che parla di Israele come di uno Stato che ignora le
leggi internazionali. In un caso e
nell'altro, per fortuna, non è lui a stabilire la verità. Uno dei vantaggi, pochi per la verità, del non appartenere a una chiesa è quello di non dover prendere in considerazione l'opinione del capo spirituale in questione. Bergoglio, subito dopo aver parlato del "coraggio della bandiera bianca"  che l'Ucraina dovrebbe avere, disse alla radio televisione svizzera che Hamas è un movimento e non un esercito,e che "gli irresponsabili sono questi due che fanno la guerra": chissà se Hamasbavesse avuto un esercito cosa sarebbe successo. In generale,
non dovrebbe essere difficile saper usare parole decenti in questo contesto e cercare di essere più responsabili, ma pare che non sia più possibile. Quello che credo è che il punto di rottura non siano state le sue legittime esternazioni, insomma ognuno dice la sua non vedo perché il Papa non possa farlo, ma sia.stato aver messo la kefiah nel presepe. Bergoglio è un comunicatore,.sa che le immagini rimangono e quell'immagine rimarrà per sempre,e questo è quello che consegnerà alla storia. Evidentementeha valutato quell'immagine come un bene, e non sarò certo io a contraddire l'idea di <bene>che può.avere un
pontefice. Certo è che poi uno può sempre dire che non ha problemi con la Chiesa, ci mancherebbe, ma solo col Papa.