CRONACHE DALLA QUARANTENA: 15 a puntata
La serata di ieri passerà alla storia . lo svolgimento nel venerdì di Quaresima della struggente cerimonia liturgica nella quale il Papa ha concesso l’indulgenza plenaria per i peccati e la benedizione Urbi et Orbi in una piazza S.Pietro desolata e deserta , resa ancora più drammatica e angosciante dalla luce crepuscolare della sera , è un evento eccezionale e di fortissimo impatto.
Siamo un paese con un ‘epidemia in corso che continua a fare vittime. L’indulgenza è la cancellazione della pena temporale dovuta per i peccati confessati e perdonati ed è un atto di pietà nei confronti delle sofferenze dei peccatori , che purtroppo in questa fase sono enormi . Un atto forte per i credenti; ma anche per chi credente non è , e certamente non può essere stato indifferente di fronte ad un atto simbolicamente estremo e così intenso.
Cerimonia prevista da giorni che però ha praticamente coinciso con la punta massima di deceduti per coronavirus della sera precedente, ed anche con il momento di nostra maggiore depressione .
Quello in cui non si vede luce né speranza nonostante gli sforzi fatti per superare la fase.
Ecco , il Papa c’è ed é vicino ai sofferenti. E’ stato importante.
In rapida successione il secondo messaggio in un mese del Presidente della Repubblica ( esclusi quelli rituali di Capodanno) anche questo un evento eccezionale , l’ultimo era stato quello di Ciampi in occasione dell’attentato alle Torri gemelle. Reso ancora più eccezionale dalla pubblicazione per errore del fuori onda nel quale, a proposito di un ciuffo ribelle che disturba la registrazione , Mattarella dice a uno dei suoi collaboratori che anche lui non sta andando dal parrucchiere .Come tutti noi del resto , o quasi tutti, salvo chi abbia un parrucchiere in casa. Certamente non è stato fatto apposta, ma l’effetto finale è quello di una confortante vicinanza del Presidente alla nostra condizione di segregati a tempo indeterminato. Anche il Presidente c’è. Il popolo italiano, seppur affranto e tremendamente messo alla prova in alcune zone , non si sente abbandonato
Teniamo duro , seppur non sia facile per noi, ma soprattutto per chi sta soffrendo e per i loro parenti. . Sperando di invertire finalmente la tendenza , facendo di tutto per arginare la propagazione del virus e che la Pasqua che sta arrivando possa essere di resurrezione sia in senso religioso che civile.
Siamo caduti ma ci rialzeremo